Il mercato dell’auto è sempre più un lusso. Prima di tutto partendo dall’acquisto dell’auto che rappresenta il primo salasso. Poi bisogna aggiungere al costo dell’auto stessa tutte le spese di registrazione e di compravendita.

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Quindi l’assicurazione (obbligatoria) più quella furto-incendio (in tempo di crisi i reati che vedono le auto protagoniste tendono ad aumentare, senza contare che un’auto nuova fa sempre gola).  Nel caso si voglia risparmiare, puntando sull’usato, si devono mettere in cantiere gli innegabili “ritocchi” o comunque le riparazioni, anche minime, che potrebbero esser necessarie. Una volta in garage, parte il dramma del bollo, così come anche la manutenzione ordinaria  (leggi tagliando, revisione), seguita innegabilmente dalla manutenzione (una freccia fulminata, freni da controllare, condizionatore rotto) che capita a tutti, prima o poi, come anche l’immancabile graffio del chiodo del vandalo anonimo o del vicino di casa (i condomini sono la prima causa di risse). Naturalmente per farla camminare serve il carburante, per arrivare a magari ai margini di una Ztl e parcheggiarla a pagamento. Altrimenti: multa.

 

 

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